porta Roiana porta di Bagno
porta Roiana
porta Brinconia
Porta Leone (o Leoni) è l'unica, col suo nome, a non seguire la regola toponomastica, che caratterizza tutte le altre porte della città.
Chiamata così in onore di Leone di Cicco, capitano regio della città nel 1316, anno in cui fu portata a compimento l'intera cinta muraria. Da essa si accede a Piazza San Bernardino.
Porta Tione, abbarbicata su un roccione scosceso al di sopra dell'attuale terminal-bus di Collemaggio, si ritiene fosse più una porta di servizio. Vi si arriva, attraversando un camminatoio in ferro, una volta sportisi alla fine di via Rendina.
Porta Roiana, da qui la leggenda vuole che il 2 giugno 1424 entrarono a spron battuto i messi a cavallo, per portare le “bone novelle”, cioè la vittoria degli aquilani e dell'esercito alleato contro le truppe mercenarie di Braccio da Montone. La via, percorsa dai messi, fu chiamata “delle bone novelle” e una lapide (vedi), posta all'incrocio con via dell'Arcivescovado, ne ricorda l'evento. Gli aquilani resistettero ad un assedio iniziato nel maggio dell'anno prima e la battaglia conclusiva si combatté nella piana tra Fossa e Bazzano.
Porta Brinconia (o Branconia), dall'omonima famiglia di Collebricioni, rivolta a settentrione, domina sull'altura. Vi si arriva dai giardini lungo viale Duca degli Abruzzi, all'altezza della chiesa di San Silvestro.
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