lunedì 2 novembre 2009

L'Aquila, città ferita





Da “Il Libro-Grande di Aquila degli anni 1471-1473” di Paola Gasparinetti, estratto dalla “Rivista Abruzzese” anno XX – n. 3 – 1967, depositato alla Biblioteca Provinciale, Salvatore Tommasi, dell'Aquila. I libri contabili del comune di Aquila, pervenuti fino a noi..., testimoniano l'introduzione della partita doppia... Il libro-grande degli anni 1471-1473 è un manoscritto cartaceo di mm. 400X287, in buono stato di conservazione, purtroppo mutilo... anni in cui la città di Aquila ha raggiunto maturità di autonomia in campo politico e amministrativo e sta per conseguire stabilità in campo economico, in virtù dei fiorenti commerci, della ricchezza delle principali risorse (l'allevamento bovino ed ovino, la lana, lo zafferano), della industriosità degli abitanti. L'attività mercantile del comune aquilano è largamente documentata dalle numerose partite intestate a mercanti d'ogni luogo: fiorentini, veneziani, milanesi, marchigiani, perugini, che allacciano rapporti di affari non solo con i mercanti e con le società mercantili aquilane, ma direttamente con il comune, che si presenta come incettatore delle pregiate merci prodotte dalla industriosità e dal lavoro dei suoi cittadini.

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