domenica 11 ottobre 2009

Un direttore d'orchestra

Riceviamo e pubblichiamo

Sono capo è dire poco,
ero un capo press’a poco;
dopo, ahimé, la ria sorte
non mi aprì che altre porte.
Ecco: un fiume mi aspettava,
che impetuoso spumeggiava,
di pagaia gliene diedi,
ma acqua entrava fino ai piedi.
Che momenti assai angoscianti,
meno mal non furon tanti.
Or son fresco e riposato,
la canoa ho riparato,
in un lago son balzato
e la rotta ho raddrizzato.
Un bel lago di passione,
che si chiama, poi, Sezione!
Ma parliam del mio passato
così ricco e costernato
di un milione di avventure
molto intense e durature:
ero forte e assai valente,
quasi in tutto competente,
nulla al mondo mi fermava,
sol la sveglia mi angosciava.
Ah, bei tempi quelli andati,
servon sempre, se ricordati,
a far capire a tanta gente
che ‘l Cingei è tutto e niente:
è una palla che rimbalza,
è una miccia appena accesa,
è una donna che ora danza,
è vittoria ed anche resa.
Or per questo, che di nuovo
intraprendo un buon lavoro
nello scriver la canzone
per l’incontro di Sezione.
Anzi, in mente ho due strofette,
che non son proprio perfette,
però rendono il concetto,
megalomane che sia,
di una bella compagnia
che cantucchia in sol coretto.
Porgi ben l’orecchio dritto,
or ti dico cosa ho scritto:
negli scaut felici siam
negli scaut la casa abbiam,
trallallero trallallà
trallallero trallallà

(Pandolfo da Collenuccio)

Note a commento della filastrocca. L'autore, che si firma con lo pseudonimo di Pandolfo da Collenuccio, rivela sagacia e buona conoscenza delle vicende che caratterizzano la vita dei Gruppi scout. Le rime baciate e alternate del componimento fluidificano i contenuti del testo: una volta scout, sempre scout. La tempestività della missiva ci porta ad accostare il direttore d'orchestra al nostro ultimo evento sezionale. Auguri alla nuova Dirigenza, auguri al Presidente di Sezione, chiamato a dirigere l'orchestra dei suoi scout. A Pandolfo vada il plauso della redazione del blog della Sezione dell'Aquila per il contributo offerto.

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