venerdì 31 agosto 2012

Discorso della Capo Scout

Si è da poco concluso il campo scuola estivo a Castelletto di Rotzo, nella casa di caccia della Sezione di Vicenza del CNGEI, dal 17 al 25 agosto. 
Di seguito il discorso della Capo Scout all'ultimo fuoco.

Ricevo i tizzoni che accenderanno il fuoco del prossimo campo scuola che è anche il primo campo del centesimo anno della nostra associazione, e questo mi fa venire in mente soltanto una parola che si chiama "servizio". Sapete qual è un servizio straordinario? Un servizio straordinario è un servizio quotidiano ed è quello che uno scout fa che non è solo la domenica, che non è solo la riunione il sabato pomeriggio, che non è soltanto accondiscendere al dovere di formarsi venendo una settimana al campo scuola. Chiedo tanto, lo so. Il servizio quotidiano è il servizio che uno fa a se stesso verificando quotidianamente la propria aderenza a quel codice sintetico di comportamenti che poi sono i nostri valori rappresentati dalla legge. È chiedersi ogni giorno dov'è la propria promessa senza aver bisogno di guardare dove si è lasciato il foulard scout. È molto di più, perché allora quando si va il sabato pomeriggio alla riunione, la domenica quando si fa il bivacco, quando si fa il campo si porta molto di più, si porta molto di più di aver riverificato se stessi prima di quelle occasioni li. È difficile, io che non sono affatto migliore di altri non ci riesco. Non ci riesco sempre, però ci provo sempre ed è quello che l'associazione si aspetta da voi. E questo servizio quest'anno che sta per terminare e l'anno prossimo ancora di più ci costa un po' più di sacrificio, ma di sacrificio bello, il sacrificio che serve per spostare avanti un ideale, per spostarlo avanti di altri cento anni, dopo aver cantato "o tu fratello che c'hai preceduto" e ci ha preceduto nei cento anni precedenti. 

Quelli che sono venuti prima e quelli che ci hanno fatti arrivare qui con le cose che funzionano e con quelle che non funzionano, con quelle che sono da cambiare, con quelle che sono da aggiornare verificando ogni giorno l'aderenza agli stessi valori, perché quelli non cambiano, non sono cambiati in cento anni e non cambieranno, spero, e il mio impegno è questo, per i prossimi cento. Il mio impegno non dura cento anni, non durerò io cento anni, durerà chi viene dopo di me, la persona a cui avrò trasmesso questo compito, questo dovere, a cui avrò trasmesso col mio sorriso che questo servizio è un bel servizio da fare. Ma prima che per gli altri e per i ragazzi, per se stessi, perché si sta bene perché io sto bene e perché sono sicura che vicini l'uno all'altro, quando si sente la spalla di quello accanto che si appoggia, perché è passato un po' di tempo da che siamo qui, perché in questa settimana abbiamo speso tanto, ed è bello, perché si appoggia a noi, come si è appoggiato a noi chi è venuto prima e lo ha fatto scrivendo su quei libroni sapendo che sarebbe venuto qualchedun'altro dopo. Allora consegneremo il prossimo anno l'associazione a chi la porterà avanti i prossimi cento anni ed ora ne hanno otto, ne hanno nove, ne hanno dieci… sono loro. Per questa consegna vi chiedo di esserci, per questa consegna dobbiamo esserci insieme, perché è importante, ciascuno come socio di un'associazione a cui ha scelto consapevolmente di far parte. Ecco io penso che stasera l'impegno, ciascuno nella propria realtà, prima di altro, di fare questa consegna penso che sia bello prenderselo. Io me lo prendo per quel che sarà il mio servizio, spero che lo facciate anche a voi per quello che sarà il servizio che presterete il prossimo anno, ovunque sarete, in qualunque unità, in qualunque sezione. E raccontatelo anche agli atri, perché chi è venuto prima di noi lo ha fatto lasciando una traccia e allora lasciamo una traccia anche stasera. Buona Caccia.
Monia Marcacci
Capo Scout del CNGEI

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