mercoledì 13 giugno 2012

Primo giorno di mercato a Piazza d'Armi

MERCATI E FIERE
La città ebbe sin dal suo nascere un mercato settimanale, il sabato, nell'amplissima Piazza maggiore, al quale nel 1304 se ne aggiunse un secondo nella piazza ora del Palazzo, poi spostato al mercoledì, ambedue ancora fiorenti, anzi ora praticamente quotidiani. [rif. anni '80]
Più fiere si svolgevano negli spazi esterni presso le mura: una a settembre, non lontano dalla Porta detta di Lavareto o di Barete, della durata di 20 giorni e della quale si ha notizia dai primi anni del '300; un'altra durava 12 giorni in ottobre, poi anticipata a maggio e poi portata a giugno e ridotta a 10 giorni; una terza di minore durata si teneva alla fine di agosto in concomitanza col rito della Perdonanza in S. Maria di Collemaggio.
Queste fiere movimentavano l'economia cittadina opportunamente raccordate con quelle della provincia e delle province vicine: così l'anticipo di quella di ottobre fu determinato dalla opportunità di evitare la concomitanza o quasi con la fiera di Isola del Gran Sasso.
Ad esse concorrevano senza difficoltà mercanti di ogni regione, posta come era la città al centro della cosiddetta Via degli Abruzzi, battuta allora abitualmente anche dai fiorentini e dai milanesi diretti al Regno  e a Napoli, sua Capitale.
Le vie costiere erano allora spesso paludose e qua e là infestate di briganti. Al contrario la via appenninica, che da Firenze raggiungeva Napoli toccando Perugia, Rieti e, una volta entrata nel Regno, L'Aquila, Sulmona, Isernia e Capua, era particolarmente curata dai sovrani angioini per ragioni varie, anche militari e politiche, connesse alla loro ambizione di farsi capi dei comuni guelfi dell'Italia Centrale e Settentrionale.

da
L'Aquila
le memorie i monumenti il dialetto
di
Luigi Lopez
editore
G. Tazzi
1988

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